venerdì 18 aprile 2014

Lo stupro di Nanchino



Lo stupro Nanchino - China - 1937

I genicidi, ma più in generale i massacri commessi nel XX secolo sono stati tanti, purtroppo alcuni dimenticati, altri direi quasi sconosciuti. E' il caso dei crimini commessi dai giapponesi durante la Seconda Guerra Sino-Giapponese (7 luglio 1937-2 settembre 1945). La barbarie del governo e delle forze armate nipponiche, eguagliò ed in molti casi superò, per procedura, efferatezza, violenza gratuita, altre realtà ben conosciute dello stesso periodo.
In questo post, descriverò, almeno sommariamente, ciò che accadde nella città cinese di Nanchino, in verità però i crimini giapponesi sono tanti e si allargano su tutto il territorio del fronte e prendono due strade diverse: Il massacro gratuito di civili e prigionieri da parte delle forze armate, prassi abbondantemente consolidata ed utilizzata e poi, la storia dell' Unità 731. Tale unità faceva parte di un complesso vasto di laboratori militari giapponesi con a capo l'ufficiale medico Shirou Ishii. In questi laboratori e fuori da essi, il Dott. Ishii ha sperimentato tutto lo sperimentabile per i suoi studi medici, biologici, chimici, naturalmente su cavie umane e su popolazioni intere, tentando di inoculare e spessissimo riuscendoci, le pandemie più devastanti per il genere umano. Di questa storia però, scriverò presto su di un nuovo post.
Tornando a ciò che accadde a Nanchino ed in molte altre città assoggettate dai nipponici, è necessario fare alcune premesse sul soldato imperiale giapponese. Esso stesso, per cultura, per l'addestramento e l'inculcamento ricevuto, era convinto di essere superiore a qualsiasi altro popolo od esercito. Considerava i popoli vinti ed i soldati nemici arresi, esseri inferiori, insetti da schiacciare senza alcun rimorso, indegni di vivere la vita, da poter utilizzare per qualsiasi scopo, da stuprare, torturare ed uccidere, avendo la consapevolezza di restare comunque impunito.
I prigionieri di guerra, avendo rinunciato a lottare fino alla fine, erano meritevoli di soffrire e di morire senza nessuna pietà. Il soldato giapponese, era una vera macchina di morte, inarrestabile davanti a qualunque pericolo ed alla morte stessa. La resa non faceva parte del suo addestramento, semplicemente, non era prevista. Combattere fino all'ultimo respiro, non c'erano altre soluzioni. Questa idea di superiorità, di regole estreme su come doveva combattere e morire un soldato, hanno portato l'esercito imperiale a commettere ogni genere di nefandezze.
I fatti:  
Nanchino, 13 dicembre 1937
Quando entrarono nella città di Nanchino, seguirono 6 settimane di orrore.Già durante la marcia verso la città, le popolazioni civili che abitavano lungo il cammino, assaggiarono la ferocia e la barbarie assoluta dei soldati nipponici. Nella città, solo una piccola zona fu risparmiata, perché gestita da europei ed americani, alla cui realizzazione, contribuì un uomo d'affari tedesco e rappresentante del partito nazista in Cina. A parte questa piccola oasi, tra l'altro non sempre risparmiata, nell'intera città si contarono 300.000 vittime, gli stupri furono alcune decine di migliaia. Moltissime donne e ragazzine furono regolarmente rapite e portate in bordelli per le truppe.
Per quanto riguarda le modalità con cui venivano massacrati i civili, si può dire che i giapponesi sperimentazione di tutto.  Gli ufficiali giapponesi organizzarono gare su chi era più bravo a tagliare la testa ad un prigioniero, con un solo colpo di Katana. I media nazionali documentavano e riportavano con grande naturalezza tali fatti, anzi, era motivo di orgoglio. I soldati al fronte, inviavano le proprie foto a parenti, fidanzate, senza nessuna censura.
Molti cinesi vennero utilizzati a mo' di fantocci per addestrare le truppe all'uso della baionetta, altri furono orrendamente mutilati dei genitali e venduti tra i soldati come alimento afrodisiaco (cannibalismo).
Il diario di un soldato:
" Quando ci annoiavamo, passavamo il tempo ammazzando cinesi. Li seppellivamo vivi, li buttavamo nel fuoco ancora vivi o li picchiavamo fino all morte con le mazze, o li uccidavamo in altri modi crudeli."
I corpi degli uccisi furono in parte seppelliti in fosse comuni, migliaia buttati nel fiume Yangtze, altri bruciati. I cani randagi banchettavano sui resti degli sventurati.
Gli stupri  furono un elemento importante  nelle torture quotidiane, se ne contarono migliaia, di giorno e di notte e spesso avvenivano davanti agli occhi degli stessi familiari. Alla fine, alle donne violentate venivano recisi i seni ed uccise con baionetta o con armi da fuoco.
Un altro soldato giapponese:
"Mentre ne abusavamo, le donne venivano considerate esseri umani, ma quando le uccidevamo, non erano che maiali. Non ce ne vergognavamo assolutamente, non ci sentivamo minimamente in colpa, altrimenti non avremmo potuto farlo. Quando entravamo in un villaggio, la prima cosa che facevamo, era rubare il cibo, poi prendevamo le donne e le violentavamo. Infine, uccidevamo tutti gli uomini, le donne, i bambini, per essere sicuri che non potessero fuggire, e raccontare ai soldati cinesi dove ci trovavamo."
La modalità dei massacri, seguiva sempre la stessa logica in ogni città occupata. La prima cosa era scovare i soldati cinesi, portarli sulle sponde di un fiume o davanti ad una fossa ed ucciderli. A nanchino per esempio, 1.300 civili, sospetti militari, furono portati davanti alla porta di Taiping e fatti saltare in aria con l'esplosivo. I sopravvissuti, finiti con la baionetta oppure picchiati fino alla morte, cosparsi di benzina e dati alle fiamme.
Altre 12.000 persone, furono uccise e seppellite in una fossa lunga 300 metri e larga 5, chiamata, "il fosso dei 10.000"









sabato 12 aprile 2014

Katyn

Katyn

Katyn è una foresta che si trova vicino alla città di Smolensk in territorio Russo. Fu il luogo dove nel 1940 su ordine di Stalin, furono uccisi tramite colpo alla nuca, 15.000 ufficiali e sottufficiali polacchi. Attualmente con il termine Katyn, ci si richiama ad un massacro ancora più vasto, che non riguarda solo i soldati polacchi uccisi nella foresta stessa, ma vanno aggiunti circa 7.300 civili, tenuti in prigioni ucraine e bielorusse, tra cui Kalinin (Tver) e Kharkov e lì uccise.
Quando la Polonia fu invasa dai tedeschi nel settembre del 1939, il territorio polacco fu spartito, con accordo preventivo, proprio tra tedeschi e sovietici. Naturalmente tale invasione generò prigionieri di guerra, che caddero in mano tedesca così come in mano russa. L'idea di massacrare un numero così elevato di soldati, tra cui 8.000 ufficiali, partiva dal presupposto di indebolire ulteriormente la nazione polacca. All'epoca, tutti i laureati polacchi dovevano obbligatoriamente servire l'esercito per un certo periodo. Eliminare queste persone significava eliminare una parte importante dell'intellighenzia polacca e quindi la potenziale classe dirigente del paese.......














sabato 15 marzo 2014

Einsatzgruppe D

Otto Ohlendorf



Nato a Hoheneggelsen (Prussia) il 4 febbraio 1907. Figlio di proprietari di aziende agricole, si unì al partito nazista nel 1925 (membro n° 6631) ed SS (membro n° 880) nel 1926. Ohlendorf studiò economia e diritto presso l' Università di Lipsia e l' Università di Göttingen. Nel 1930 già dava lezioni presso diverse istituzioni economiche. Ha studiato presso l' Università di Pavia, dove ha conseguito il dottorato in giurisprudenza, e come uomo di studi lavorò con successo come ricercatore nell' Istituto per l'economia mondiale di Kiel (a quel tempo Institut für Weltwirtschaft und Seeverkehr - Istituto di Economia Mondiale e marittima). Nel 1938 è stato Hauptgeschäftsführer nel Reichsgruppe Handel, l'organizzazione commerciale tedesca. Ohlendorf  aderì al partito nel 1925, nelle SS a partire dal 1926 e nell' SD dal 1936, ma  egli considerava la sua attività di partito ed anche la sua posizione di capo del SD-Inland, come attività secondaria della sua carriera. In realtà, ha dedicato solo quattro anni (1939-1943) per l'attività a tempo pieno nel RSHA, nel 1943 divenne un Ministerialdirektor e deputato al Staatssekretär (segretario di Stato) nel Reichswirtschaftsministerium (Reich ministero degli affari economici).
Nei primi mesi del 1936, è diventato un consulente economico per la SD con il grado di SS- Hauptsturmführer. Nel maggio del 1936 fu promosso SS- Sturmbannführer. Nel 1939, è stato ancora una volta promosso SS- Standartenführer e nominato capo di Amt III Inland-SD, il Reichssicherheitshauptamt, una posizione che ha mantenuto fino al 1945. Inoltre, dal 1943 in poi, Ohlendorf è stato nominato vice direttore generale del ministero degli Affari economici Reich, e promosso ancora una volta nel 1944 diventando Gruppenführer.
Nel giugno 1941, Reinhard Heydrich nominò Ohlendorf comandante dell' Einsatzgruppe D che operava nel sud Ucraina ed in Crimea. L'Einsatzgruppe di Ohlendorf è stata responsabile, il 13 dicembre 1941, del massacro di Simferopol, dove almeno 14.300 persone, in maggioranza ebrei, furono uccisi. Più di 90.000 omicidi sono attribuiti al comando di Ohlendorf, che ha testimoniato in questo senso durante il suo processo a Norimberga.
Otto Ohlendorf è stato condannato a morte ed impiccato nella prigione di Landsberg in Baviera poco dopo la mezzanotte l'8 giugno 1951.


Karl Rudolf Werner Braune




Werner Braune è nato a Mehrstedt in Turingia l'11 aprile del 1909.
Ha studiato giurisprudenza presso le Università di Jena, Bonn e Monaco di Baviera. Si è laureato nel 1933 con un dottorato in diritto civile a Jena. Il 1 ° luglio 1931 all'età di 22,  mentre era ancora studente, Braune aderì al partito nazista e gli fu assegnato il numero di appartenenza 581.277.
Nel novembre 1931, divenne membro organizzazione paramilitare nazista delle Sturmabteilung (SA). Nel novembre del 1934, entra a far parte delle SS con numero 107.364. Allo stesso tempo, nel 1934 iniziò a lavorare presso il Servizio di Sicurezza delle SS (Sicherheitsdienst). Nel 1936, lavorava anche per la Gestapo. Nel 1938 divenne capo della Gestapo a Münster. Nel 1940 divenne capo della Gestapo, prima a Coblenza, poi a Wesermünde e nel maggio del 1941 a Halle.
Dall' ottobre del 1941 fino all'inizio di settembre 1942 fu il comandante del Sonderkommando 11b, parte dell' Einsatzgruppen D, che era sotto il comando di Otto Ohlendorf. Il fratello minore di Braune, Fritz Braune (18 luglio 1910 - dopo il 1973) è stato comandante del Sonderkommando 4b. Sotto il comando di Werner furono perpetrati uccisioni di massa a Simferopol in Crimea, dove in  tre giorni dal 11-13 dicembre, furono massacrate 14.300 persone. Nel settembre 1942 tornò ad Halle e nel '43 fu promosso al rango di SS Obersturmbannführer. 
Il10 aprile del 1948, Werner Braune fu condannato a morte e poco dopo la mezzanotte del 7 giugno 1951   giustiziato per mezzo d' impiccagione nella prigione di Landsberg.

giovedì 13 marzo 2014

Einsatzgruppe C

 Otto Rach





Otto Rasch è nato a Friedrichsruh, nel nord della Germania il 7 dicembre del 1891.
Ha combattuto nella prima guerra mondiale come tenente della marina. Ha studiato filosofia, diritto, scienze politiche e ha conseguito due dottorati, in diritto ed in economia politica. Con due dottorati universitari, Rasch era conosciuto come "Dr. Dr. Rasch", in conformità con la tradizione accademica tedesca. E' diventato avvocato nel 1931 a Dresda ed ha praticato legge nel settore privato. Nel 1933 divenne sindaco di Radeberg e nel 1935 sindaco di Wittenberg .
Rasch ha aderito al NSDAP il 1 ° ottobre 1931, con numero di iscrizione 620976. Si è unito al SA nel 1933 e alle SS il 10 marzo 1933 con il numero di iscrizione 107100. A partire dal 1936 ha lavorato a tempo pieno per il Sicherheitsdienst (SD). Il 1 ° ottobre 1937 come commissario, Rasch ha assunto la leadership della Polizia di Stato (Stapo) a Francoforte sul Meno. Nel marzo del 1938, ancora come commissario, Rasch divenne direttore della sicurezza (con sede a Linz ) per l'Alta Austria. Nel giugno 1938, entrò nella RSHA dove fu nominato capo della polizia di sicurezza (SIPO) e SD a Praga.
Nel novembre 1939, come ispettore della Sipo e SD, fu trasferito a Königsberg. Rasch suggerì e supervisionò la liquidazione dei prigionieri politici polacchi (dell'intellighenzia) arrestati dagli Einsatzgruppen. Rasch verificò personalmente la morte dei prigionieri, che ebbe luogo nelle foreste.
 Con l'approvazione di Reinhard Heydrich, Rasch organizzò e fondò il campo di concentramento di Soldau. Nell'inverno del 1939-1940 il campo fu contrassegnato come Durchgangslager (Dulag), o campo di transito. Il campo servì anche come luogo per la liquidazione di parte dell'intelighenzia polacca, evitando la possissibile pubblicità delle uccisioni.
Nel giugno 1941, poco prima dell'invasione dell'Unione Sovietica ( Operazione Barbarossa ), Rasch ebbe il comando della Einsatzgruppe C. In questa veste, ha perpetrato azioni di sterminio contro gli ebrei. Insieme con il generale Kurt Eberhard e Paul Blobel, ha organizzato il massacro di Babi Yar, dove furono massacrate oltre 33.000 ebrei (si può saperne di più suo post Babji Yar).
Rasch fu incriminato nel processo alle Einsatzgruppen alla fine di settembre 1947, ma il procedimento fu interrotto il 5 febbraio 1948 perché Rach intanto   si ammalò del morbo di Parkinson edi demenza senile. Otto Rasch morì in quello stesso anno il 1 ° novembre a Norimberga.



Paul Blobel






Paul Blobel è nato a Potsdam il 13 agosto 1894 ed è stato una SS - Standartenführer (colonnello) e membro della SD. Ha partecipato alla prima guerra mondiale dove è stato decorato con la Croce di Ferro di prima classe. Dopo la guerra Blobel ha studiato architettura e praticato questa professione dal 1924 fino al 1931.
Quando perse il proprio postodi lavoro, si unì al partiro nazista,
prima nei ranghi delle SA e successivamente nelle SS. Nel 1933 entra a far parte delle forze di polizia a Dussendolf. Nel giugno 1934 fu reclutato nella SD. Nel giugno del 1941 divenne il comandante del Sonderkommando 4a Dell' Einsatzgruppe C, attiva in Ucraina.  Nell'agosto del 1941 Blobel decise di creare un ghetto in Zhytomyr per racchiudere 3.000 ebrei che avrebbe poi fatto assassinare un mese più tardi. Tra
10 o il 11 agosto 1941, ricevette l'ordine da Friedrich Jeckeln per conto di Adolf Hitler di uccidere l' intera  popolazione ebraica. Il 22 agosto 1941, il Sonderkommando uccise donne e bambini ebrei a Bjelaja Zerkov con il consenso del feldmaresciallo Walther von Reichenau , comandante della 6 ° Armata.
Paul Blobel, in collaborazione con von Reichenau e Friedrich Jeckeln organizzarono a fine settembre 1941 il massacro di Babij Jar a Kiev, dove Furonono uccisi 33.771 in 48 ore. Nel novembre 1941 ricevette l'ordine di attivare i primi gaswagen a Poltava.
Blobel è stato sollevato dal suo comando il 13 gennaio del 1942, ufficialmente per motivi di salute ma soprattutto a causa del suo alcolismo. Nel giugno del 1942 fu messo a capo dell' Aktion 1005, con il compito di distruggere l'evidenza di tutte le atrocità naziste in Europa Orientale. In pratica sovette dirigere tutte le operazioni di disotterramente dei corpi e successivamente del loro incenerimento. Fu lui a sviluppare le tecniche di smaltimento più efficienti per la distruzione dei corpi, ad esempio alternando strati di corpi con legna da ardere su un telaio di rotaie di ferro.
Gitta Sereny in riferimento ad una conversazione su Blobel:
"Hartl mi ha raccontato di una sera d'estate, quella stessa calda estate del 1942 a Kiev, quando è stato invitato a cenare con il locale superiore delle SS ed il capo della polizia, il  Brigadeführer Max Thomas. Il colonnello delle SS Paul Blobel, fu invitato a passare il fine settimana nella dacia del generale. ' Durante il viaggio, ad  un certo momento stava facendo buio',  ''stavamo passando con l'auto ai lati di un lungo burrone. Ho notato strani movimenti della terra. Zolle di terra rosa si levavano in aria, e usciva del fumo; era come  un vulcano dal tono basso; come se stesse bruciando la lava appena sotto la terra. Blobel rise, fece un gesto con il braccio rivolto indietro, indicando il burrone appena costeggiato e disse: 'Qui giacciono i miei trentamila ebrei'."
Sono attribuibili a Blobel circa 60.000 omicidi anche se durante il suo processo  è stato accusato di  10.000-15.000 omicidi. In seguito è stato condannato a morte dal Tribunale Militare di Norimberga. E' stato impiccato nella regione di Landsberg poco dopo la mezzanotte del 7 giugno 1951.  Le sue ultime parole furono: "Io muoio nella fede del mio popolo. Possa il popolo tedesco essere consapevole dei suoi nemici!".








Lothar Fendler

 
E' nato il 13 agosto del 1913 a Breslau. La data della morte è sconosciuta, comunque dopo il 1951.Tra il 1932 ed il 1934 Fendler ha studiato odontoiatria. Il 15 aprile del 1933 è entrato nelle SS col numero 272.603. Dal 1934 al 1936 ha servito nell' esrcito tedesco, dopodiché è entrato nei ranghi del Sicherheitsdienst (SD) a partire dal 1936. Il 1° maggio del 1937 è entrato nel NSDAP (numero 5.216.392).
Nel maggio 1941, Fendler fu trasferito al Sonderkommando 4b dell' Einsatzgruppe C. Il suo ruolo, secondo la sua testimonianza a Norimberga era di scrivere rapporti sul morale della popolazione locale. Il 2 ottobre 1941 è stato sostituito e ritornò a Berlino. Fu assegnato di nuovo al Sonderkommando marzo 1942 e ritornò in Germania nel mese di luglio dello stesso anno. Trascorse il resto della guerra a lavorare per SD.
Dal 1947 al 1948 Fendler era uno dei 24 imputati nel processo alle Einsatzgruppen; il suo avvocato difensore era Hans Fritz con l'assistenza del Dott. Gabriele Lehmann. Il presidente era Michael A. Musmanno. Il 9 aprile 1948 Fendler fu riconosciuto colpevole di tre capi d'accusa: (1) Crimini contro l'umanità, (2) i crimini di guerra, e (3) partecipazione ad un'organizzazione criminale.
Il 10 apr 1948 Fendler fu condannato a dieci anni di prigione, ridotti successivamente ad otto. Nel 1951 uscì dal carcere di Landsbergh.




 Erwin Schulz

E' nato il 27 novembre del 1900 a Berlino. E' stato una SS - Brigadeführer, capo dell' Einsatzkommando 5, dell' Einsatzgruppe C.
Studiò giurisprudenza, conseguì il dottorato a Berlino. Si unì ai Freikorps e lavorò in una banca nel 1922. Fece parte della Schutzpolizei di Brema e fu nominato tenente di polizia nel 1926. Nel 1931 era un informatore delle SS. Ufficialmente aderì al partito nazista nel maggio del 1933 ed in novembre fu nominato capo della Gestapo di Brema. Nel 1935 entra a far parte delle SS e dell' SD. Nel marzo del 1938 fu promosso SS-Sturmbannführer e divenne consigliere di Stato del Land di Brema. Nell'aprile del 1940 fu ispettore istruttore di cadetti della Sipo ed SD a Charlottenburg .
Fu poi nominato capo dell' Einsatzkommando 5 nel maggio del 1941. Diresse l'esecuzione di migliaia di ebrei a Lvov, Zhytomyr, Dubno e Berdychiv tra giugno e la fine di agosto del 1941. Fu convocato da Otto Rasch a Zhytomyr a metà agosto del 1941, quest'ultimo lo informò che per ordine di Adolf Hitler, dovevano essere fucilati un numero maggiore di ebrei. Friedrich Jeckeln ordinò che tutti gli ebrei non impegnati nel lavoro forzato, tra cui donne e bambini, dovevano essere liquidati. Il dialogo è così sintetizzati da Schultz:
" Dopo il soggiorno di due settimane a Berditchev,  fu ordinato ai capo kommando di raggiungere Zhitomir, dove era acquartierato lo staff del dottor Rasch. Qui il dottor Rasch ci informò che l' Obergruppenführer Jeckeln aveva ricevuto ordini diretti dal Reichsführer-SS, il quale ordinava di adottare misure ancora più severe contro gli ebrei. Fu accertato senza ombra di dubbio che la parte russa aveva avuto ordine di fucilare tutti i prigionieri membri delle SS. Le stesse misure prese da parte russa, avrebbero dovuto anche essere prese dalla nostra parte. Tutti gli ebrei sospetti sono stati quindi fucilati. La liquidazione doveva essere rimandata solo nel casi in cui gli ebrei fossero stati indispensabili come lavoratori. Donne e bambini dovevano essere liquidati immediatamente, anche al fine di non rimanere dei potenziali vendicatori. Siamo rimasti inorriditi, e abbiamo sollevato obiezioni, ma il commento dei superiori si limitato a dire che un ordine è un ordine e va obbedito."
Poco dopo Schultz chiese delucidazioni sia a Bruno Streckenbach che ha Reinhard Heydrich; entrambi confermarono gli ordini, aggiungendo che era volontà diretta del Fuhrer. A questo punto, chiese di essere sollevato dal suo incarico, adducendo che non era fatto per questo tipo di missione in Oriente. Alla fine di agosto, lasciò Zhytomyr e ritornò a Berlino dove fu promosso SS-Oberführer. Fu nominato poi vice di Erwin Rösener, il capo delle SS e della Polizia di Oberabschnitt Alpenland dal 1 maggio al 28 maggio 1944.
Arrestato dagli Alleati, Schulz scrisse una lettera a Lucius D. Clay, rappresentante del generale Dwight D. Eisenhower , chiedendo clemenza. Al processo alle Einsatzgruppen, il Tribunale ammise che Shultz cercò di  per contrastare la situazione "intollerabile" in cui era stato messo, ma lo trovò comunque colpevole e lo  condannò a 20 anni di carcere. Tale sentenza è stata poi ridotta a 15 anni di carcere nel gennaio del 1951. Il 9 gennaio 1954 Schulz è stato rilasciato dalla prigione per criminali di guerra a Landsberg con libertà vigilata.





Ernst Emil Heinrich Biberstein (o Bieberstein) 
 Nasce Ernst Schzymanowski o Szymanowski il 15 febbraio 1899 ad Hilchenbach provincia di Westfalia. Compie i primi studi a Mülheim. Volontario nella Prima Guerra Mondiale dal marzo del 1917 al 1919.
Dopo la grande guerra studiò teologia e divenne pastore protestante il 28 dicembre 1924.
Nel 1935 entrò nella Reichskirchenministerium e fu poi trasferito al Reichssicherheitshauptamt .
Biberstein aderì al partito nazista nel 1926 e nelle SS il 13 settembre 1936 (numero di iscrizione 272692). Da marzo a ottobre del 1940 era ancora un soldato. Nel 1941, ha cambiò il suo nome da Szymanowski a Biberstein. Dopo l' assassinio di Reinhard Heydrich, fu assegnato al comando della Einsatzkommando 6 dell'Einsatzgruppe C nel giugno 1942.
 Il suo processo è iniziato nel settembre 1947 e si è concluso il 9 Aprile 1948. Si dichiarò non colpevole da tutte le accuse. l' Einsatzkommando 6 fu accusato di aver eseguito circa 2-3000 persone. E 'stato portato alla luce che a Rostow, Biberstein aveva personalmente supervisionato l'esecuzione di circa 50 a 60 persone. Le vittime furono spogliati degli oggetti di valore (e in parte di vestiti), gasati e lasciati in una fossa comune. Era presente alle esecuzioni dove le vittime dovevano inginocchiarsi sul bordo di una fossa e uccisi con il fucile mitragliatore.
Biberstein fu infine giudicato colpevole e condannato a morte per impiccagione, che fu poi commutata ad ergastolo nel 1951.Rilasciato nel 1958, morì nel 1986 a Neumünster .

domenica 2 marzo 2014

Einsatzgruppe B

Arthur Nebe






SS - Gruppenführer Arthur Nebe  (13 novembre 1894 - 21 marzo 1945) è stato un membro del partito nazista (NSDAP) con il numero d'iscrizione 574.307. Nel luglio del 1931 entra a far parte Schutzstaffel (SS) e il suo numero di iscrizione era 280.152.  La sua carriera inclusa la posizione di Berlino del commissario di polizia nel 1920. Nel 1942-1943, è stato il presidente del Interpol che cadde sotto il controllo della Germania nazista durante l' Anschluss nel 1938. Nebe è stato comandante dell' Einsatzgruppe B schierato nel distretto di Bialystok ( Bielorussia ) dietro il gruppo di Armate Centro durante l' invasione tedesca dell'Unione Sovietica. Nebe comandava la Kripo (Polizia Criminale) fin quando non è stato denunciato e giustiziato dopo il fallito tentativo di uccidere Adolf Hitler nel luglio del 1944.


Nato a Berlino nel 1894, figlio di un insegnante di scuola elementare, Nebe si arruolò volontario per il servizio militare nel 17 ° Battaglione Pionieri durante la Prima Guerra Mondiale, dove fu ferito due volte dal gas . Fu concedato come Oberleutnant il 30 Marzo 1920. Dal 1918-1919, è stato membro del Freikorps Grenzschutz Ost. Ha cercato senza successo di ottenere un lavoro nella fabbrica di lampade Osram e nei vigili del fuoco volontari di Berlino.
Era sposato con Elise Schaeffer dal 1924 e aveva una figlia, Gisela nata nel 1926). Nel 1920 ha servito come ispettore nella Kriminalpolizei , o Kripo e raggiunse il grado di commissario di polizia nel 1924. Ha aderito al partito nazista il 1 ° luglio 1931. E 'diventato un membro attivo della SS lo stesso giorno. Nebe divenne il collegamento dei nazisti nella polizia criminale di Berlino e per il gruppo delle SS guidato da Kurt Daluege.  A seguito della presa del potere da parte del partito Nazionalsocialista, Daluege raccomandò Nebe per un posto di comando nella Polizia di Stato.
Nell' ottobre del 1933 a Nebe fu ordinato da Rudolf Diels, allora capo della Gestapo, di organizzare la liquidazione del rivale di Hitler, Gregor Strasser. Da questo momento è  iniziato un cambiamento nella coscienza di Arthur Nebe, un'avversione verso le leadership nazista.
Nel luglio del 1936, la Kriminalpolizei (Kripo) è diventata il dipartimento di polizia criminale per tutta la Reich. fu inglobata alla Gestapo nella Sicherheitspolizei (SIPO) o polizia di sicurezza. A quel punto, Reinhard Heydrich era al comando generale della Sipo (Gestapo e Kripo) e SD. Nebe a quel punto fu nominato capo della Kripo. Come capo della Kripo, faceva direttamente riferimento ad Heydrich.
La sua avversione per Heydrich e Heinrich Himmler cresceva sempre di più, anche se continuava regolarmente ad a pranzo con loro. Il 27 settembre del 1939, la SIPO è stata trasformata nella SS-Reichssicherheitshauptamt o RSHA. La Kripo divenne il Dipartimento V della RSHA, mentre il Dipartimento V diventò il Reichskriminalpolizeiamt (Dipartimento di polizia criminale del Reich o dell'RKPA).
Nel 1938, Nebe unito le forze con il futuro compagno cospiratore Dr. Karl Sack (giudice avvocato generale della Wehrmacht ) contro Himmler e la trama di Heydrich contro il generale Werner von Fritsch . Nello stesso anno, Hans Oster reclutò Nebe nell'organizzazione di un colpo di stato per rovesciare Hitler, nel caso in cui avesse deciso di invadere la Cecoslovacchia ed occupare la zona dei Sudeti. Nebe fornì i congiurati insieme alle informazioni riguardanti le forze delle SS,  la logistica e i nascondigli in tutta l'area di Berlino.
Nel 1941, poco prima dell' Operazione Barbarossa , Himmler scelse Nebe per comandare l'Einsatzgruppe B. Tra i suoi compiti a est, Nebe, con l'assistenza tecnica di Albert Widmann, ha sperimentato con diversi metodi il mezzo per uccidere i malati di mente.
Un quadro diverso di Nebe si mostra nell'agosto del 1941, quando organizzò una fucilazione di massa di oltre 100 persone a Minsk. Himmler, volle assistere alla fucilazione. Appena dopo l'azione, Himmler si sentì male e vomitò. Dopo aver ripreso la sua compostezza, Himmler decise che dovevano essere trovati metodi alternativi di uccisione
Le Einsatzgruppen hanno cercato metodi nuovi e semplici per le uccisioni di massa. Il nuovo impianto sviluppato e fornito alle Einsatzgruppen era composto da furgoni a gas (vedi Gaswagen). La Einsatzgruppe B, che operava nei territori vicini alla Bielorussia. in questa regione si sono svolte azioni su vasta scala nella uccisione degli ebrei, comunisti e altri "elementi asociali". Come ex capo del Dipartimento di polizia criminale del Reich (Kripo), aveva una certa familiarità con il programma di eutanasia e l'uccisione con gas.
Del suo lavoro ad est, lo storico Gerald Reitlinger ha dichiarato:
" La sede del gruppo di sterminio di Nebe erano a Minsk e poi Smolensk, dove era in contatto con un altro vecchio amico, il colonnello Hans Oster , che è stato attaccato alla sede centrale del Gruppo Esercito. Di Nebe si dice che abbia non solo contrastato gli ordini di Heydrich, ma di aversi anche comunicati alla cerchia di Oster, che lo aveva utilizzato come informatore negli ultimi quattro anni. Questa tesi potrebbe essere avvalorata da un solo motivo, dal fatto cioè che il numero di omicidi perpetrati ai danni di civili inermi era piuttosto modesto se paragonato a quello di Stahlecker: 46.000 contro 221.000 ".
Un quadro diverso di Nebe si mostra nell'agosto del 1941, quando organizzò una fucilazione di massa di oltre 100 persone a Minsk. Himmler, volle assistere alla fucilazione. Appena dopo l'azione, Himmler si sentì male e vomitò. Dopo aver ripreso la sua compostezza, Himmler decise che dovevano essere trovati metodi alternativi di uccisione
Nel settembre del 1941, all'Einsatzgruppe B fu dato il compito di liquidare i pazienti dei manicomi nelle città di Minsk e Mogilev. Nebe decise allora di trovare un modo semplice di uccidere un malato di mente, evitando ai suoi sottoposti di dover sparare con armi da fuoco. Ha contattato la sede della Kripo ed ha chiesto il loro aiuto nell' uccisione dei malati di mente, che avvenne sia con esplosivi che con gas velenosi. Il Dr. Widmann della polizia criminale fu inviato a Minsk per incontrare Nebe. Prima di partire, discusse con il direttore dell' Istituto Tecnologico della polizia criminale, il Dr. Heess, sui modi di usare il monossido di carbonio prodotto dai gas di scarico delle automobili per le uccisioni da perpetrare in Oriente, sulla base dell'esperienza acquisita con il programma di eutanasia. Il Dr. Widmann ha portò a Minsk 400 kg di materiale esplosivo e dei tubi metallici necessari per gli impianti gas.
Nebe e il dottor Widmann effettuarono un omicidio sperimentale con l'uso di esplosivi su 25  malati mentali che furono stipati in due bunker in un bosco fuori Minsk. La prima esplosione ha ucciso solo alcuni di essi, e ci volle molto tempo e fatica prima di riuscire il resto nella seconda esplosione. Gli esplosivi quindi erano insoddisfacenti.
Pochi giorni dopo un esperimento con gas velenoso fu effettuato da Nebe ed il Dr. Widmann a Mogilev, nel manicomio locale. Una sala con venti o trenta malati mentali fu chiusa ermeticamente e due tubi sono stati fatti passare attraverso un muro della stanza, per essere poi agganciati al tubo di scappamento di una macchina parcheggiata fuori. Acceso il  motore della macchina, il monossido di carbonio ha iniziato ad entrare nella stanza. Dopo otto minuti, le persone erano ancora vive. Una seconda macchina era collegata all'altra tubo nel muro. Le due vetture operavano adesso contemporaneamente, e pochi minuti dopo tutti coloro che in sala erano morti.
Dopo queste esecuzioni sperimentali, Nebe ebbe l'idea di costruire una macchina con una cabina a tenuta ermetica con lo scopo di uccidere un gran numero di persone con il monossido di carbonio. Il gas di scarico scarico della vettura sarebbe stato incanalato in una cabina sigillata, in cui naturalmente sarebbero state le vittime. Nebe discusse gli aspetti tecnici con il Dr. Heess e insieme portarono la proposta ad Heydrich, che, dopo breve la rese operativa.
Alla fine del 1942, dopo la conferenza di Wannsee, Nebe informò i suoi compagni di congiura, dei piani per la cosiddetta soluzione finale.
Nel 1944 fu coinvolto, nell'attentato ad Adolf Hitler del 20 lug 1944. Era quello che doveva guidare una squadra di 12 poliziotti per uccidere Himmler ma il segnale di agire non arrivò mai. Dopo il fallimento del tentativo di assassinio di Adolf hitler, andò a nascondersi su un' isola del Wannsee. Successivamente fu arrestato da un' amante che lo tradì. Nebe fu condannato a morte dal Volksgerichtshof (Tribunale del Popolo), e secondo i documenti ufficiali, è stato giustiziato a Berlino nel carcere di Plötzensee il 21 marzo 1945 tramite impiccagione con una corda di pianoforte legata ad un gancio da macellaio, punizione questa ordinata da Hitler in persona.




Walter Blume




Walter Blume è nato in una famiglia protestante il 23 luglio del 1906 a Dortmund, in Germania, ed è morto nella stessa città il 13 novembre del 1974. E' stato un avvocato, un SS-Standartenführer (colonnello) ed il comandante del Sonderkommando 7a, facente parte dell' Einsatzgruppe B. Ha sterminato migliaia di ebrei in Bielorussia e Russia . Blume è stato anche responsabile per la deportazione di oltre 46.000 ebrei greci di Auschwitz.

Suo padre era un insegnante di scuola e ha tenuto un dottorato in legge. Walter ha anche studiato legge presso le Università di Bonn e presso l'Università di Münster e ricevendo il dottorato in giurisprudenza presso l' Università di Erlangen nel mese di aprile del 1933. Fu assunto come ispettore di polizia nella sua città natale di Dortmund il 1 ° marzo 1933. Si unì alle S.A. ed al partito nazista (membro 3.282.505), il 1 ° maggio 1933.  E 'stato registrato l'11 aprile 1935 nei ranghi delle SS (membro 267.224), unendosi allo staff del RSHA.
Nel 1939 è stato nominato Direttore del Personale della Gestapo . Ha prestato servizio presso gli Uffici della Polizia di Stato di Halle, Hannover e Berlino fino al 1941.
Nel marzo 1941, Blume è stato chiamato a Duben dove gli è stato affidata la responsabilità per la raccolta, la riorganizzazione e la selezione dei componenti delle Einsatzgruppen. Nel mese di maggio ha assunto la direzione del Sonderkommando 7a unita all' Einsatzgruppe B (sotto Arthur Nebe ) assegnato al 9 ° Armata.
Parte per l'Operazione Barbarossa il 22 giugno del 1941.
Blume fu informato personalmente da Reinhard Heydrich dei compiti che avrebbe dovuto svolgere all'est, insieme alle 91 unità a lui assegnato.: il Judenvernichtungsbefehl (ordine di sterminare gli ebrei). Heydrich dichiarò che questo era un ordine diretto del Fuhrer.
Blume e la sua squadra hanno devastato la regione della Bielorussia ( Vitebsk ), e parte della Russia occidentale ( Klintsy, Nevel, Smolensk ) uccidendo 1.517 ebrei dal settembre 1941, di cui Blume ha personalmente stilato una lista precisa.Il 26 luglio 1941 partecipò alll'uccisione di 27 ebrei che, non avendo un visto per il lavoro, sono stati abbattuti nelle strade. Blume ha sparato un numero imprecisato di vittime a bruciapelo con la sua pistola. Ha anche preparato il contingente di sterminio per la città di Mosca, quando sarebbe stata conquistata. E' rimasto al comando del Sonderkommando 7a fino al 17 agostodel 1941 e fu sostituito da Eugen Steimle . Sembra che fu richiamato a Berlino a causa della sua riluttanza a sparare donne e bambini, che lo ha portato ad acquisire una reputazione tra i suoi colleghi ufficiali delle SS per essere "debole e burocratico". Ha trascorso i successivi due anni come responsabile della la sede della Gestapo a Düsseldorf.
Più tardi, durante alcune dichiarazioni dice:
"Ho effettuato una [particolare] esecuzione nel corso del mio dovere. Ricordo una volta in cui sono state giustiziate tra le 70 ed 80 persone a Vitebsk, ed in un'altra occasione in cui sono stati eseguiti un numero simile a Minsk ... in entrambe le occasioni, è stata scavata una sorta di trincea. Le persone destinate a morire sono state collocate davanti ad esso e fucilati con carabine. Circa 10 persone sono state uccise simultaneamente da un plotone di esecuzione composto da 30 a 40 uomini. Non c'era nessun medico presente all'esecuzione, ma il capo del plotone d' esecuzione doveva sincerarsi dell'avvenuta morte dei condannati. I colpi di grazia non erano necessari."
Al suo processo Blume insistette sul fatto che gli ordini delFuhrer lo riempivano di repulsione, è pare sia stato segnalato per aver annunciare al plotone di esecuzione dopo ogni azione queste parole:
"Non è un lavoro per uomini e soldati tedeschi, sparare persone indifese, ma il Führer ha ordinato queste uccisioni perché è convinto che queste persone avrebbero prima poi sparato a noi nella veste di partigiani o avrebbero sparato ai nostri compagni e le nostre donne e i nostri bambini. E' questo che dobbiamo tenere in mente ogni qual volta ci viene ordinato di eseguire quest'ordine".
Alla fine del 1943 Blume è stato promosso SS- Standartenführer e assegnato come comandante responsabile della Sipo (SIPO, polizia di sicurezza) ad Atene, insieme a Hauptsturmführer Anton Burger, durante l' occupazione dell'Asse della Grecia .
Tra l'ottobre 1943 e il settembre 1944 Blume ha gestito sotto la direzione di Adolf Eichmann, la deportazione di oltre 46.000 ebrei greci, la maggior parte dei quali provenienti da Salonicco, insieme a circa 3.000 da Rodi, Kos, Atene, Ioannina e Corfù, ad Auschwitz. Premiò i suoi subordinati, tra cui Anton Burger, con monete d'oro, gioielli e bei vestiti rubati alle vittime della deportazione.
A metà del 1944 Blume ha guadagnato una certa notorietà tra i suoi colleghi nazisti per proporre il "Chaos Tesi", sostenendo che se i tedeschi saranno costretti a lasciare i territori occupati, si dovranno far saltare fabbriche, banchine ed altri impianti. Essi dovranno anche arrestare l' intera leadership politica della Grecia, lasciando il paese in uno stato di anarchia . Blume ha inoltre proposto di inviare la popolazione maschile di Atene al lavoro forzato in Germania. Hermann Neubacher presso il Ministero degli Esteri tedesco non prese questo suggerimento favorevolmente, ma Blume procedette con l'intenzione di arrestare politici greci e di deportarli nel campo di concentramento di Haidari . Il 4 settembre 1944 Neubacher ordinò a Blume di cessare le sue "operazioni caos", e il 7 settembre Ernst Kaltenbrunner ordinò Blume di lasciare la Grecia.
Quando i nazisti lasciarono la Grecia nel settembre del 1944, il paese era considerato Judenfrei, e Blume tornò a RSHA sede a Berlino .
Nel 1945, Blume è stato catturato a Salisburgo dagli americani e portato nella prigione di Landsberg . Fu processato per crimini di guerra, tra cui crimini contro l'umanità , crimini di guerra e l'appartenenza a tre organizzazioni criminali, le SS, SD e della Gestapo. L'accusa specifica fu la responsabilità diretta di Blume per l'omicidio di 996 persone tra giugno e agosto 1941.
Per quanto riguarda la sua motivazione per aver contribuito  all' Olocausto, Blume ha detto che ha ammirato, adorato adolf Hitler, il quale, continua l' imputato, ha avuto successo non solo nella riabilitazione nazionale della Germania, ma è riuscito a sconfiggere Polonia, Francia, Belgio, Olanda, Norvegia, Jugoslavia, Grecia, Lussemburgo, e altri paesi. Per Blume questi successi sono stati la prova delle grande virtù di Hitler. Blume era convinto che Adolf Hitler avesse una grande missione per il popolo tedesco. Il
Dott. Günther Lummert , l'avvocato di Blume, ha raccolto una serie di dichiarazioni che testimoniano l'onestà dell'imputato, che ha buon carattere, la gentilezza, la tolleranza, e il senso di giustizia. Il 10 aprile, 1948 Blume è stato condannato a morte per impiccagione, ma grazie ad un'amnistia del 1951 la pena è stata commutata a 25 anni. Blume è stato rilasciato dal carcere nel 1955 dopo aver scontato solo dieci anni di pena.
Dopo il 1957 Blume ha fatto l' imprenditore nella Valle della Ruhr. Si risposò nel 1958 ed ebbe sei figli (di cui due in adozione).
Nel 1968 fu arrestato e processato di nuovo da un tribunale di Brema insieme al suo subordinato, Obersturmführer Friedrich Linnemann, per le responsabilità delle deportazione degli ebrei di Grecia. Nonostante le considerevoli prove contro di lui, tutte le accuse furono ritirate il 29 gennaio 1971.
Blume è morto nel 1974 all'età di 68 anni.
Nel 1997 una cassa di orologi di lusso, anelli, lingotti d'oro e denti d'oro del valore di circa 4 milioni dollari, insieme a documenti d' identità e promozioni Gestapo appartenenti al colonnello Walter Blume sono stati scoperti in Brasile, in possesso di un familiare,  Albert Blume.



Otto Bradfish 





























Il Dr. Otto Bradfisch è nato nel 1903 a Zweibrücken (poi Renania Palatinato, Baviera) come secondogenito di quattro figli del venditore di alimentari Karl Bradfisch. Frequenta la Volksschule per quattro anni e poi il Gymnasium, nel 1922 fece l'esame di maturità. Ha studiato econmia presso le Università di Friburgo, Lipsia, Heidelberg ed Innsbruck. Ha concluso i suoi studi con una laurea presso l'Università di Innsbruck nel 1926. Successivamente, Bradfisch ha  studiato legge a Earlangen e Monaco di Baviera. E' stato assessore nel governo dell'Alta Baviera, successivamente trasferito Ministero dell'Interno Bavarese.Il 1 ° gennaio 1931, Bradfisch si unì al partito nazionalsocialista con il numero di iscrizione 405869. A quel tempo studiava a Monaco di Baviera, operava in qualità di leader del gruppo locale ( Ortsgruppenleiter ) di Monaco-Freising. Nel 1936, entra a far parte dei Nationalsozialistisches Kraftfahrkorps, NSKK. Il 26 settembre 1938 entra a far parte delle SS (iscrizione n. 310.180) come SS-Obersturmfuhrer (tenente).Su consiglio di un conoscente, Bradfisch fece richiesta di ingresso nella Gestapo,  dove fu assunto il 15 marzo 1937. Gli fu data anche la direzione ad interim della  Polizia di Stato a Neustadt an der Weinstrasse. Nominato  consulente del governo il 4 novembre 1938 Bradfisch vi rimase fino al suo incarico come capo di Einsatzkommando (EK) 8 dell' Einsatzgruppe B della Polizia di sicurezza e del Sicherheitsdienst nel giugno 1941.
Bradfisch, come leader della EK 8 è stato responsabile di tutte le misure e le esecuzioni, che in alcuni casi, ha guidato direttamente. Alcuni esempi:

  •     Białystok, due azioni differenti, con almeno 1100 ebrei e funzionari bolscevichi uccisi.

  •     Baranavičy, due azioni differenti, con almeno 381 ebrei uccisi.

  •     Minsk, sette azioni con almeno 2000 persone uccise

  •     Mahilyow, otto azioni  con almeno 4100 uomini ebrei, donne e bambini così come prigionieri  di     guerra  russi uccisi.

  •     Babruysk, azione importante, in cui vennero steminati almeno 5000 uomini ebrei, donne e bambini.

A proposito delle attività del suo Einsatzkommando, Bradfisch doveva riferire al rango superiore dell' Einsatzgruppe B, che a sua volta inviava i rapporti all' RSHA. Tutti rapporti compilati insieme a quelli degli altri Einsatzkommandos venivano poi condensati nelle cosiddette segnalazioni di eventi all'ufficio  IV A dell'RSHA.Nel dicembre del 1944, Bradfisch lavorò come comandante della Polizia di sicurezza e del SD a Potsdam.  Con l'avanzata dell' Armata Rossa, Bradfisch riuscì a fuggire verso ovest,  fu fatto prigioniero dagli americani, ma poi fu dato in custodia ai britannici. Nell'agosto del 1945, fu rilasciato rilasciato.
Fino al 1953, riuscì a nascondere la sua vera identità utilizzando il nome di Karl Evers. Ha lavorato prima in agricoltura e poi in una miniera. Divennne poi un agente assicurativo a Kaiserslautern e successivamente alla Hamburg-Mannheimer come un direttore regionale  dove iniziò as usare il suo vero nome. Il 21 aprile 1958 Bradfisch fu arrestato e condannato dal Tribunale di Monaco ed il 21 luglio 1961 fu condannato a 10 anni di carcere per l'uccisione di  in 15.000 persone. Nel 1963, fu condannato a 13 anni di carcere. Con la moglie, sposata il 23 novembre 1932, ha avuto tre figli, la più giovane delle quali, una ragazza nata a Łódź, sono morti mentre stavano fuggendo dall'avanzata dell'esercito sovietico.
Otto Bradfish è morto a Seeshaupt il 22 giugno 1994. 




Emanuel Schäfer

Schäfer è nato il 20 aprile del 1900 a Hultschin (Hlučín, oggi Repubblica Ceca) in Slesia. Ha servito   Prima Guerra Mondiale in un Reggimento di Artiglieria. Dopo la guerra, è stato membro dei Freikorps nel gruppo Marinebrigade Ehrhardt tra il 1925-28 e lo Stahlhelm. Di origine Cattolica, divenne poi protestante nel 1928, prima di considerare se stesso un Gottgläubiger.
Entrò nelle S.A. nel 1933 ed fu nominato leader del gruppo il 20 aprile 1933. Era un membro attivo dell' SD, il servizio di sicurezza delle SS nel 1933, ed entrò nelle SS nel settembre del 1936. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Schäfer fu capo della polizia di sicurezza nazista in Serbia. Tra gennaio e maggio 1942, Schäfer ha supervisionato la gassificazione di circa 7.300 ebrei nel  campo di Semilin con un furgone a gas Saurer. Nel mese di maggio, Schäfer si è vantato che "Belgrado è stata l'unica grande città in Europa, che era libero di ebrei".
In Germania dopo la guerra, Schäfer è stato condannato a sei anni e mezzo di prigione per i suoi crimini di guerra,  è morto nel 1974 all'età di 74 anni.







 Franz Six





 Franz Six nacque il 12 agosto del 1909. Completò la maturità classica nel 1930 iscrivendosi poi  all' Università di Heidelberg per studiare sociologia e politica.
Si laureò in ritardo perchè spesso doveva lavorare per guadagnare i soldi necessari per lo studio stesso. Ci riuscì nel 1934 con una laurea in Filosofia. Nel 1936, si guadagnò il grado di Dr.phil. habil., iniziando così ad insegnare presso l' Università di Königsberg, dove  assunse anche la carica di Direttore della Sala Stampa per l' associazione degli Studenti Tedeschi. Nel 1939, divenne presidente per la facoltà di Scienze Politiche Estere presso l'Università di Berlino, e fu il primo Preside della facoltà per i Paesi esteri.
Aderì al partito nazista nel 1930 con il numero 245.670 e nelle Sturmabteilung (SA) nel 1932. Entrò nel Sicherheitsdienst (SD) nel 1935,  il suo numero di tessera SS era 107.480. Impressionato dai suoi successi accademici e dal curriculum eccezionale, Reinhard Heydrich lo nominò capo di Amt VII del RSHA,  ufficio che aveva principalmente compiti ideologici . Tra questi la creazione della propaganda antisemita, anti-massonica,  il monitoraggio dell' indottrinamento nazista nella popolazione. Ha ricoperto questo incarico fino al 1943 quando fu sostituito da Paul Dittel.
Il 17 settembre del 1940, lo stesso giorno in cui Hitler abbandò l'idea di una invasione della Gran Bretagna, Heydrich lo incaricò di progettare l'eliminazione di elementi anti-nazisti in Gran Bretagna a seguito di una invasione successiva. Tra le altre cose, le sue responsabilità comprendevano la detenzione di 2.300 individui  che sarebbero stati arrestati subito dopo la conquista della Britannia da parte della Germania. I loro nomi venivano da una lista precedentemente compilata da Walter Schellenberg , capo di Amt VI, Ausland-SD. Questa lista comprendeva politici britannici, come Winston Churchill e altri membri del Gabinetto, scrittori come Sigmund Freud , anche se era morto nel settembre 1939, il filosofo Bertrand Russell, membri di governi in esilio, finanzieri come Bernard Baruch e molti altri. Secondo William L. Shirer, nel suo libro  Ascesa e caduta del Terzo Reich, Churchill doveva essere messo nelle mani del RSHA Amt VI Ausland-SD, ma la maggior parte delle persone sulla lista doveva essere trattenuto dall' ufficio dell' RSHA Amt IV (Gestapo). Un elenco separato, citava molte  organizzazioni che sarebbero dovute essere smantellate, massoni,  Testimoni di Geova e anche i Boy Scouts. Franz Six,  avrebbe  dovuto creare e gestire 6 Einsatzgruppen differenti, per essere poi collocate a Londra, Manchester, Birmingham, Bristol, Liverpool, Edimburgo o Glasgow. I compiti delle Einsatgruppen sarebbero stati: la distruzione della resistenza civile e di tutti gli ebrei della Gran Bretagna.
Il 20 giugno 1941 fu assegnato al comando del Vorkommando Mosca, una unità dell' Einsatzgruppe B in Unione Sovietica. Durante questo comando, Six riferì della "liquidazione" di 144 persone. La relazione affermava che "La Vorkommando Mosca era stata costretta ad eseguire la liquidazione di 46 persone, tra cui 38 ebrei intellettuali che avevano cercato di creare disordini e malcontento nel Ghetto di Smolensk". Fu promosso da Heinrich Himmler il 9 novembre 1941 al grado di  SS- Oberführer per l'eccezionale servizio nelle Einsatz. Il 31 gennaio 1945 fu nuovamente promosso SS- Brigadeführer.
Fu processato come criminale di guerra a Norimberga nel 1948. Impossibile collegare direttamente a  a lui qualsiasi atrocità, ma il  tribunale di Norimberga lo condannò a 20 anni di carcere. La pena fu poi ridotta a 10 anni, e fu rilasciato il 30 settembre 1952.
Un file della CIA dice che entrò nell' Organizzazione Gehlen,  precursore della Bundesnachrichtendienst  nel 1950. Franz Six si ritirò a Friedrichshafen nel sud ovest della Germania. Lavorò come pubblicitario per Porsche. Nel 1960, fu intervistato dal giornalista britannico Comer Clarke per il suo libro " l' Inghilterra sotto  Hitler ".
Morì il 9 luglio del 1975.



Waldemar Klingelhöfer



E' nato a Mosca il 4 aprile del 1900. Figlio di un impresario di pompe funebri di origini tedesche. Ha frequentato òa  scuola a Kassel  ed ha servito nell' esercito tedesco dal giugno al dicembre del 1918. Dopo la guerra ha studiato musica e canto. Ha dato concerti in tutta la Germania e più tardi ha ricevuto l'abiltazione all'insegnamento del canto. Nel 1935 è diventato un cantante d'opera.
 Nel 1920 si unì ai Freikorps si Rossbach. Nel 1937 assunse l'Assessorato alla Cultura, un ramo del servizio di sicurezza (Sicherheitsdienst o SD), ufficio SD III-C a Kassel. Nel 1941, venne assegnato alla Einsatzgruppe B come interprete russo. Questo Einsatzgruppe, già dal novembre 1941 aveva ucciso 45.467 persone.
Entro il 26 ottobre, il Vorkommando Mosca, una parte dell' Einsatzgruppe B, ed il personale del gruppo ha eseguito l'uccisione di 2.457 persone, tra cui 572 persone uccise tra il 28 settembre e il 26 ottobre 1941, mentre Klingelhöfer era al comando. Fece poi uccidere 30 ebrei, perchè giravano nel ghetto senza autorizzazione. Per difendersi affermò che lo fece per ordine di Arthur Nebe.
  Al processo, Klingelhöfer affermò che il suo unico ruolo nell' Einsatzgruppe era quella di interprete.  Questa affermazione è stata respinta dal giudice, sulla base del fatto che, anche se fosse vero, i suoi compiti includevano localizzazione,  valutazione e inoltro alle Einsatzgruppe di elenchi di comunisti funzionari di partito. Secondo la sua stessa testimonianza, egli sapeva che tali categorie di persone, sarebbero  poi state liquidate.
Oltre a questo, il tribunale rilevò che Klingelhöfer non era solo un interprete, ma un leader attivo e uncomandante, che sapeva quello che le Einsatz  facevano agli ebrei. Secondo la sua dichiarazione giurata, era stato nominato da Arthur Nebe a condurre Vorkommando Mosca :

Pogrom in diversi momenti storici